La conquista e colonizzazione romana dell'Etruria, con l’insieme dei cambiamenti storici e socio-culturali che implicò, portò gradualmente alla perdita di quella raffinatezza estetica e culturale che aveva caratterizzato l’espressione artistica degli Etruschi proprio nei loro gioielli. L'applicazione della granulazione diventò più grossolana, fino quasi a scomparire nel Medio Evo, lasciando nei secoli che seguirono un vuoto crescente nelle capacità non più solo estetiche ed artistiche, ma anche tecniche, e venendo a mancare una conoscenza puntuale dei procedimenti necessari per realizzare tali decorazioni. Da allora la granulazione è rimasta un affascinante e misterioso supplizio di Tantalo, per chi – come Benvenuto Cellini nel Rinascimento, i famosi orafi Castellani nell’Ottocento e le numerose ricerche messe in campo dall’odierna industria orafa – ha tentato di eguagliare lo splendore di quei capolavori di un mondo artistico e produttivo, che rimane incomparabile.